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che non scendo da quelle parti. Quando vado a Cairo, passo sempre per valli e per monti, da Cresta di Gallo alla Bàissa. Già, capisco: orzo e fieno, voi altri: non è vero?
— Sì, e meglio il fieno che l’orzo. Di vigna ne abbiamo poca; — rispose Marbaudo. — Sai che per la vigna non abbiamo colline abbastanza. E quel po’ di filari che si son piantati più in basso, ce li mangia la brina.
— Ad ogni terra i suoi frutti; — disse Dodone; — e ad ogni età i suoi pensieri. Quando fai conto di prender moglie, ragazzo mio?
— Eh! — mormorò il giovanotto, a cui la domanda fece sgranar tanto d’occhi. — La voglia ci sarebbe tutta, e più ancora; ma bisognerebbe trovare ben disposto il padre della ragazza.
— Gli si domanda; — disse Dodone. — Chi non domanda non ha, e chi non impara non sa.
— Padre mio, se tu volessi domandare e imparare per me....
— Dimmi il nome del vecchio, e ti servirò, ribaldaccio! — borbottò il vecchio, battendo