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agli estremi di sua vita qualche raggio pietoso ne piovesse ancora su lui. —
Fremeva ella a quei discorsi, di cui era così chiaro il significato e l’applicazione al caso suo; fremeva di paura e insieme di piacere, come quando in sogno ci avviene di cadere da una grande altezza, e temiamo di andar sfracellati sul terreno, che biancheggia nel fondo, ma sentiamo frattanto che l’aria greve ci sostiene e ci porta. Fremeva, dico, e guardava davanti a sè con occhio immobile e freddo, a cui rispondeva lo sguardo cupido, ardente, del nero castellano.
Rainerio si fece ancora più presso a Getruda, e saltando molta parte di dialogo, che del resto era stata fatta abbastanza chiaramente dagli occhi, così conchiudendo le disse:
— Pensaci, bella Getruda, e non impegnare il tuo cuore coi servi della gleba, tu nata per più allegro destino. Son io che te lo affermo, io già così alto, e ancor destinato a salire; per te, con te, se vorrai. —
Il vecchio Dodone appariva in quel punto, risalendo il poggio, da dietro un filare di viti.