Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— 53 — |
Mettete dunque che non fosse troppo contenta di quella scarsa prova d’eloquenza, e della forma interrogativa che le aveva data Marbaudo.
Per intanto, ella non rispose parola. Parve turbata, come da una domanda improvvisa, che troppo significhi dell’animo di chi la fa, e troppo voglia sapere dell’animo di chi l’ascolta. E turbata com’era, o come voleva parere, si lasciò cadere il fuso, che stava appunto allora girando tra le dita. Marbaudo si era affrettato a raccogliere il fuso, e lo aveva pòrto alla fanciulla; e la sua mano si era incontrata, per quell’atto, con la mano di lei. Il sangue gli aveva dato un tuffo nel cuore; nò più osando dimandare, si contentò della tacita risposta che Getruda avea dato, lasciando cadere il fuso, e permettendo che Marbaudo lo raccogliesse da terra.
Tutti i paesi e tutti i ceti sociali, si sa, hanno le loro consuetudini. Se fossero stati in Oriente, per contentare Marbaudo ci sarebbe voluto che la donna de’ suoi pensieri lasciasse cadere un tulipano; perchè sembra