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dove la trovi, accompagnata al fugace dono della bellezza. Iddio sceglie le creature che vuole inalzare, e le sceglie tra le modeste e le umili. Sii modesta ed umile, Getruda; abbi sempre davanti agli occhi l’esempio della fanciulla di Nazaret. —
Piaceva alla bianca Getruda di sentir dire che una donna può ascendere ad un trono. È così bello, un trono! E guardava a mala pena la gente, e non dava retta a nessuno dei tanti che le bisbigliavano dolci parole; perchè nessuno aveva un trono da offrirle, e neanche un posto onorevole sui gradini di un trono. Non è a dire che la segreta ambizione dell’animo suo la rendesse cieca a tal segno da non poter più distinguere nessun pregio in quei poveri aldioni del suo ceto, che a tanta ambizione avevano pur dato ansa con le loro paroline soavi, e più coi loro estatici silenzi. Erano parecchi, i bei giovanotti, a Cosseria, e via via lungo le due valli di Cairo e Millesimo. Ma su tutti riportava la palma quello di Biestro, sceso coi suoi ad abitare al piano, sotto Cosseria, nella casa degli Arimanni.