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volte l’anno che il demonio non tenta la creatura soltanto con le immagini d’amore, ma ancora e peggio con quelle della vanità e dell’ambizione. Queste, a detta del venerando ministro, avevano già perduto più donne, che per la parte sua non avesse fatto l’amore. Il quale, come sentimento naturale dei figli d’Adamo, e nella sua essenza non reo, poteva anche volgersi a bene; laddove dall’ambizione e dalla vanità, particolarissimi sentimenti del grande ribelle, non era a temer altro che male, affanno e delusione in questa vita, desolazione e dannazione nell’altra.

— Tu non ami, figliuola, e fai bene, — diceva Ansperto alla bionda Getruda. — Così ti prepari, obbediente e pura, ad amar l’uomo che tuo padre ti destinerà. Ma poichè il cuore è libero, e la tua mente può troppo esaltarsi alle lodi del mondo, io ti esorto a non voler guardare troppo alto. È voce comune che una donna possa ascendere ad un trono. Ma i troni, figliuola mia, son pochi, e il favore dei potenti non è sempre volto a ricompensare la virtù, molto meno a rispettarla e custodirla