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era alla della persona, e bionda di capegli, e bianca di carnagione. Veramente, più che bionda si poteva dir rossa; ma ci sono tante gradazioni nei colori, che l’occhio non può sempre distinguere il punto di mezzo, e giudicare se quella tal gradazione penda di qua o di là, tra il biondo smorto e l’acceso. Anche la bianchezza della carnagione appariva qualche volta offesa da una mezza tinta ferrigna; ma poteva essere effetto d’abbronzatura del sole, e dopo tutto, se fosse stato effetto di lentiggini, non è detto che le lentiggini scemino bellezza ad un viso di donna, o possano far meritare il nome di bruna ad una bianca figura. Gli occhi di Getruda erano grandi, colmo il petto e la vita snella, tonde le braccia e stupende le mani. Si capiva, al primo vederla, che Getruda non lavorava molto nei campi, quantunque fosse nata per quella vita faticosa. Dodone amava la figliuola, e la figliuola non amava il rozzo lavoro in cui si erano incallite le mani e curvate le spalle del padre.

Una donna che non lavora, che fa? Pensa