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Alpi, assediò Milano, l’ebbe, e vi fu incoronatore re dei Lombardi. Ottenuto frattanto che in Roma fosse nominato papa un suo cugino col nome di Gregorio V, ebbe da lui, per ricompensa, il titolo d’imperator de’ Romani. Si sa, una mano lava l’altra; e tutt’e due dettero noia al povero senatore Crescenzio. Questi, patrizio romano, creato console della città, pensò di ristabilire l’antica autorità civile, contro la usurpazione dei papi. Gregorio l’si allontanò prontamente da Roma, dove non gli pareva di esser sicuro; e Crescenzio gli oppose un tal Filògato (il nome è greco, ma si crede che costui nascesse di greci parenti a Pavia), facendolo nominare Papa dalla sua fazione, col nome di Giovanni XVI.

Ottone aveva fatto ritorno in Germania, dove era in guerra con gli Slavi. Chiamato per soccorso da Gregorio, ridiscese nella primavera del 998 in Italia, e giunto a Roma nel marzo, stringeva d’assedio, in Castel Sant’Angelo, il console Crescenzio. Il castello era inespugnabile; non si sarebbe potuto avere che