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— Triste caccia, signore! — rispose il capo dei militi. — Queste valli, dove altre volte abbiamo avuto tanta fortuna, sembrano oggi colpite da una maledizione del cielo.
— Che dici tu mai? — gridò il conte Anselmo, rabbrividendo. — Una maledizione! e perchè?
— Il caso di Bertrando ne è già una prima prova, messer conte. Bertrando non ha mai fallito un colpo, quando era a un trar d’arco dalla preda. E poi, al ritorno, abbiamo veduto certi uceellacci mostruosi!...
— Dove?
— Assai vicini a questo luogo, donde parevano aver spiccato il volo. Andavano in lunga schiera come le gru, e sono spariti dietro i monti del Cengio.
— E non avete lanciati i falconi?
— Sì, l’abbiam fatto. Ma i falconi, messi in caccia, non raggiunsero nemmeno la schiera degli strani uccelli, e ritornarono indietro spaventati. Chiedine al capo falconiere: ti dirà che tremano ancora. —
Il capo falconiere confermò le parole del milite.