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di resistere più oltre, — se questo è il vostro pensiero, o fratelli, mandiamo un esorcista. Bono, che giustamente ha detto non esserci tempo da perdere, e che, grazie al cielo, ha buone gambe per correre, potrebbe andar egli; non vi pare? —

Ma il vecchio Luitprando, primicerio del capitolo, rispose in questa forma alla proposta di Ansperto:

— Bono ò il più giovane di tutti noi, e certamente accetterà di gran cuore l’invito. Ma io, se credete, trattandosi di un caso gravissimo, sarei d’avviso che si andasse tutti. Le potenze d’Averno si scatenano contro di noi? È debito nostro di opporre all’assalto tutte le forze della povera chiesa di Cairo. So bene che le mie, particolarmente considerate, valgono poco, e forse ritarderanno l’arrivo. Non mi sarà doluto mai, come oggi, di esser vecchio e cadente. Ma verrò come potrò, e Dio misericordioso vorrà benedire i miei sforzi.

— Io ti porterò sulle braccia; — disse Marbaudo.

— E noi tutti siam pronti a portarti, quando