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Giunto al chiostro di Santa Maria, non ebbe a dir nulla di nuovo, poichè là erano corsi già per aiuto gli scabili di Rainerio e i trombettieri di mastro Scarrone. E gii uni e gli altri confusamente, come ad essi dettava il terrore, avevano narrato l’accaduto ai canonici, chiedendo gii ufizi del loro ministero contro le male arti del diavolo.
Il diavolo! che si canzona? Ansperto, che pure ricordava con un certo senso di sbigottimento la visita del maligno, Ansperto non voleva credere al racconto di quella gente atterrita.
Già, egli stesso aveva dovuto ricredersi, per ciò che riguardava la visita di Legio, non vedendo in quel fatto che una allucinazione della sua mente, stravolta dalla paura del castellano Rainerio.
Non potevano essere gli scabimi e i trombettieri allucinati del pari, e aver dato a qualche fatto singolare una spiegazione troppo frettolosa?
Il diavolo! è presto detto, il diavolo! Bisogna vedere, bisogna ponderare. Ci vogliono