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E se anche non raggiungerò gli altri, perderò. Non sarà la prima volta, nè l’ultima.
— Dio voglia! — mormorò il castellano Rainerio, che per la prima volta, e senza avvedersene, si rivolgeva per soccorso a così alta autorità.
Legio dette una guardata di traverso al castellano Rainerio, e sogghignando gli passò davanti, per andarsene verso la riva del fiume.
Nè volle affrettare il passo; tenne quella andatura trascurata che già conosciamo, dondolandosi sui fianchi, come un uomo che ha tempo e non vuole riscaldarsi il sangue per le faccende sue, nè per quelle degli altri. Era quella una canzonatura che Legio dava al castellano; e Rainerio la intese benissimo. Ma a quel personaggio non si poteva farla pagare, come ad ogni altro che avesse osato anche meno di lui; e il castellano trangugiò la sua rabbia.
Giunto sulla riva del fiume, Legio andò ancora un tratto, col naso in aria, guardando i salci e gli ontàni della riva.
Finalmente. ritrovò il fatto suo in un bel