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Capitolo XIII.
Idillio comitale.
La cavalcata dei militi seguì il conte Anselmo, dopo aver lasciati passare innanzi gli arcieri coi cani a guinzaglio e i falconieri coi falconi sul pugno.
Rainerio vide sparire l’ultimo uomo dietro una piega della collina, e sospirò. Gli parve in quel punto che il conte Anselmo, a mala pena veduta la figliuola di Dodone, potesse invaghirsene egli, e rapirgliela.
Ah maledetta furia, che gli aveva fatto abbracciare così ciecamente il primo partito suggeritogli dalla passione! Che pazza idea gli era venuta, di consigliare quella gara, e di chiederne l’editto al conte, per fargli poi nascere nell’animo la curiosità di vedere la fanciulla?