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Capitolo XII.

Dove i cinque falciatori in gara si riducono a quattro.

Come aveva detto il fosco personaggio ad Ansperto, o com’egli, il pauroso canonico, sapendolo già, aveva credulo che un altro gli dicesse, il conte Anselmo, signore di quelle terre, si era messo in cammino da Acqui verso i confini di Cairo.

Il secondogenito del grande Aleramo viaggiava con orrevole corteggio di liberi uomini, tutti militi del suo seguito e compagni delle sue cavalcate, qualunque fossero, o di guerra o di caccia.

A quel tempo (e mi pare di averlo già accennato) non potevano esser militi che gli uomini liberi. Questi, poi, erano uomini liberi di varie derivazioni: o di legge salica, burgun-