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che la fanno meno quei tali che hanno l’aria di non farla.

— Che arzigogoli son questi? io non t’intendo; — borbottò il canonico Ansperto, niente raffidato da quella pacata stravaganza di discorso. — Bertrada!

— Lascia stare la tua segaligna nipote, che io non ho nessuna intenzione di sposare; — ripigliò lo sconosciuto. — È troppo magra e stagionata, e a me non mancano legna per alimentare il mio fuoco.

— Vade retro!... — urlò il canonico, — Vade retro!...

Lo sconosciuto si era appunto allora fatto innanzi due passi. A quel latino si fermò, ma più offeso che spaventato.

— Ebbene? — diss’egli, con accento di rimprovero. — Che accoglienze son queste? Son tutti così rustici, i canonici di Santa Maria? Vedete qua! Si viene a trovare un personaggio di cui tutti fanno gran lodi, un luminare della Chiesa, un fiume di sacra eloquenza, un’arca di dottrina, un pozzo....

— Basta! basta! — mormorò Ansperto. —