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— E in quanti giorni, — balbettò il giovane, — si offrono essi di falciare il prato?

— Eh, veramente in troppi. La più parte dicono in sei giorni; uno in cinque....

— Ed io in quattro; — interruppe Marbaudo, a cui ritornava un po’ di spirito in corpo.

— È un bel numero! — disse il castellano, sempre ghignando. — Ma vedi? Ce n’è uno, di questi primi sei, che promette di falciarlo in tre giorni.

— Impossibile!

— Impossibile! Perche? Credi tu d’essere il più forte di queste valli?

— No, — disse il giovane, — ma conosco i più forti, e so quanto possano le braccia di un robusto lavoratore. Dammi l’uomo più robusto del mondo, sia pur egli Sansone; se tu gli avrai messa in mano una falce lunga come quella che è usata da tutti, egli non potrà mica in un colpo tagliare tre volte più fieno di un altro. Bene potrà più d’un altro alla fatica continua; ma questo vantaggio si può calcolare fin dove vada; tanto più che