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Sicuramente, la sua cavalla era una bestia generosa, e diciamo anche magnanima. Io la vidi ricusare un panino candido e fresco, ed accettare invece un secchio d’acqua. I maligni argomenteranno che in quel momento la bella Nina avesse più sete che fame. Ma sia come vuol essere; parrà sempre grande atto veder rifiutare un panino bianco e fresco da chi non mangia che fieno, con qualche misura di biada e cruschello. Bestia generosa, ripeto, bestia di buon sangue; ma i cavalli di buon sangue, si sa, son molto sensibili, facilmente eccitabili; e quando il buon sangue si riscalda, addio roba. Se poi la roba è un calesse, diciamo pure addio calesse; velo sbatacchiano contro un piuolo della strada maestra, o ve lo rovesciano in un fosso, con tutto il suo contenuto, che può essere benissimo di poco valore, ma che ha sempre un certo prezzo d’affezione per voi.

S’intende che una cosa simile, a sentir Biagio, non era mai accaduta. Uno scarto, sì, la signora Nina degnissima gliel’aveva fatto una notte; ma non era stato che uno scarto, e