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Capitolo VII.

Dove si vede quali effetti sortisse una predica sul giglio delle convalli.

Il povero canonico, rimasto solo, pensò:

— Vedete che vecchio pazzo, quel mio Dodone! Ha paura del lupo, e va a confessarsi da lui, appena escito da me. Ma sarei pazzo, ad aprirgli l’animo mio un’altra volta. Dirò quel che devo alla sua figliuola; al resto ci pensino loro. —

Con questo ragionamento, che metteva in pace la sua coscienza con le necessità della vita, il canonico Ansperto si dispose ad attendere la visita della bianca Getruda. La bianca Getruda! Così l’aveva chiamata il castellano, che aveva mariti a dozzine da offrirle, ma che sicuramente non gliene avrebbe dato nessuno.