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lo migliori, se occorre. Ciò basta perchè l’autorità mia s’intrometta e respinga la domanda dell’aldione degli Arimanni. In queste valli, da Saliceto a Biestro e Lagorotondo, da Ferrania a Millesimo e Cengio, ci sono a dozzine più forti giovani e più intelligenti di lui.

— Dodone non li ha trovati; — notò il canonico, che tentava le ultime difese.

— Se non è che questo, — rispose il castellano, — gliene troverò io quanti vuole.

— E potrai farlo sicuramente; io non ho pratica di queste cose; — disse Ansperto, inchinandosi. — Ma non è men vero che la fama di Marbaudo, come buono e forte villico è sparsa per tutta la valle. Io ricordo ancora che l’anno scorso, in otto giorni, falciò egli solo il gran prato che fu già della chiesa, tra San Donalo e il podere degli Arimanni. —

E sospirò, il canonico Ansperto, proferendo la frase: “che fu già della chiesa„.

— Ah sì, bella forza! — esclamò il castellano. — Si potrebbe doverlo falciare in quat-