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e l’imperatore è servo di Dio. Non tc lo hanno detto i canonici, che l’imperatore è servo di Dio.... ed anche del suo vicario, che è il Papa?

— Non abbiamo avuto a parlare di ciò; — rispose l’aldione. — Questo io so, senza che nessuno me lo dica, che io sono il servo di tutti. Nella scala della padronanza e della servitù, è già un bel guadagno aver meno gradi sopra di sè.

— Ti lagni d’essere nel più umile? Hai ancora la terra, che serve a te, che ti ubbidisce e ti dà frutto. Nè io voglio credere che ogni cosa si converta in tributo al conte. Non saresti il savio uomo che io conosco, se qualche bella moneta imperiale non ti restasse appiccicata alle dita. Aggiungi poi che nel tuo stato non hai il fastidio dei gravi pensieri, che turbano la mente agli imperatori, ai conti, ed anche ai. poveri castellani.

Sospirò, così dicendo, il castellano Rainerio, e la sua mano si degnò di premere più amorevolmente sulla spalla del vecchio.

— Questo sì, grazie a Dio benedetto! —