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la dignità e la forza. I capegli aveva bianchi; ma il volto abbronzato, i lineamenti ricisi, le membra poderose, additavano una gagliardia virile; i muscoli delle sopracciglia, contratti sulle orbite dei grand’occhi azzurri che mandavano lampi, accennavano com’egli fosse uomo da metterla in opera. Quell’uomo gli aveva fatto, dicemmo, l’impressione della testa di Medusa; ma, più attentamente guardato, era Giove punitore, col pugno armato di fulmini.

Bonaventura vide in quel punto tutta l’orridezza del suo stato, e l’ignominia degli atti a cui era trascorso. Una vampa gli salì alla fronte; vampa di vergogna insieme e di rabbia; e non sapendo come uscire dal ronco, andò con mentita audacia incontro al nemico.

- Chi siete voi? - dimandò.

- Son tale, - rispose l’altro senza muovere un passo, - che vi potrebbe far misurare l’altezza di quella finestra, senza aiuto di servitori. -

A quella minaccia il Gallegos si rannicchiò contro la parete, pronto a vender cara la vita.

Un sorriso di sprezzo sfiorò le labbra dello sconosciuto:

- Bravo, il mio uomo! - proseguì egli beffardo. - Eravamo dunque in via di far paura ad una donna? E siete spagnuolo? Vergognatevi! La Spagna fu mai sempre nazione di cavalieri, i quali non usarono inferocire se non contro gli uomini, e alle donne consacrarono rispetto, venerazione, come cosa divina. Per esse il Cid Campeador non faceva vituperii, ma prodigi d’alto valore. Onta su voi, tralignato! Ma che? avete forse patria, voi altri, falsi seguaci di quell’Inigo Loyola che condusse tant’oltre la cavalleria da voler essere il cavaliere della Vergine? -

Tutti quei colpi andavano diritti a flagellare il viso del Gallegos. E al cospetto d’una donna! Della donna che egli aveva amata!

- Capisco queste prodezze da eroe di Cervantes, - rispose egli con accento sarcastico, - quando chi parla è l’amante di Dulcinea. Non è egli vero, marchesa del Toboso? -

Queste ultime parole erano rivolte a Lilla, che si nascose il volto tra le palme.

- Vigliacco! - gridò lo sconosciuto.

E avanzandosi minaccioso contro Bonaventura, alzò il braccio sopra di lui. Il gesuita vide la mano in alto, la sentì scendere, rombare nell’aria. Strinse le pugna, ma senza ardire di respingere l’assalto; tutte le sue forze erano intese