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aiutato dal suo collega in Esculapio, si fece a visitar la ferita.
Egli alzò dapprima la camicia, e con una pezzuola inzuppata d’acqua ripulì tutt’intorno alle labbra della ferita; per la qual cosa il Montalto, che nella repentina commozione del fatto era quasi uscito di sensi, si riebbe ed aperse gli occhi, sorridendo agli astanti.
Ma a costoro il sorriso del giovine non poteva bastare. Essi stavano tutti muti, con tanto d’occhi, aspettando il responso, ed interrogando gli sguardi del Mattei, che continuava la sua esplorazione.
— Penetrante? — gli chiese il collega, in quel gergo che i profani intendono così poco.
— Probabilmente: — rispose il Mattei, — la ferita è tra la settima e l’ottava costa, e dalla natura del colpo si può argomentare che vada dal basso all’alto nella cavità toracica.
— E, — disse l’altro con esitanza, — non c’è lesione?...
— Questo vedremo ora, — soggiunse il Mattei, guardando attentamente il collega e il ferito. —
Aloise intese la mimica, e fu pronto a mettere innanzi la sua parola.
— Parlate pure, mio caro Mattei; — disse egli, — con me potete dir tutto liberamente.
— Non temete, — interruppe il chirurgo; — io non ho l’uso di tacere la verità ai malati della vostra tempra. E poi, ancorchè il polmone fosse tocco, non ci sarebbe quel gran male che il volgo crede, ogni qual volta si tratta di simili lesioni. Aspettate, ora faccio un esperimento. —
Così dicendo, il buon discepolo di Chirone cavò fuori un moccolo, lo accese e lo accostò alle labbra della ferita.
— Vedete? — disse egli allora sorridendo con aria trionfale al collega. — La fiamma non si muove, e questo è buon segno. Ora guardate i tessuti circostanti alla ferita; essi non offrono alcuna traccia di enfisema. La qual cosa significa, — proseguì egli voltandosi ai profani, — che non c’è sfogo d’aria e che il polmone non ha ricevuto la visita del ferro. E nemmeno è lesa l’arteria intercostale, come possono vedere dalla pochezza del sangue spicciato dalla ferita.
— Non è dunque altro che una ferita leggiera? — chiese il Pietrasanta.
— Leggiera! Intendiamoci; — soggiunse il chirurgo; — per me non ci sono ferite leggiere, tranne le scalfitture; ed