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- Bravo, Michele! - gli disse la giovinetta, entrando nella camera.

- Oh, signorina! Domando mille perdoni. È una delle mie vecchie cantilene, che non mi lasciano mai, come certi dolori aromatici che ho buscati laggiù. -

Michele intendeva di parlare di dolori reumatici; ma la corretta pronunzia di certi vocaboli non era il suo forte.

- Povero Michele! - soggiunse la giovinetta, non badando ai dolori aromatici, ai quali era avvezza, come a tanti altri suoi lapsus linguae. - Cantate, cantate; è una cosa che rallegra lo spirito. Ma che cosa fate voi ora. Dio mio? Quelle spade!... -

- Oh nulla, signorina. È il signor Lorenzo che mi ha comandato di dar loro una ripulitura. Sono belle armi, perdiana! Veda come si piegano! Le ho vedute adoperare dal signor colonnello, e le so dir io che fu un famoso scontro. Ho veduto allora una botta di terza, data così a tempo, che non l’ho scordata mai più, e mi corre l’acquolina in bocca al solo pensarvi. -

Così dicendo, il belligero servitore aveva smesso di pulire il ferro, e andava giostrando in aria come un vecchio spadaccino che prova i suoi colpi di riserbo.

A Maria tutti quei discorsi e quella mimica non dicevano nulla di ciò che voleva sapere.

- Ma voi non mi dite il perchè di questa novità! - esclamò ella. - Mio Dio! che cos’è egli avvenuto? Forse Lorenzo.... -

E la povera fanciulla impallidì, e fu costretta ad appoggiarsi alla parete, tanta era l’improvvisa commozione.

- Oh, la non si spaventi, signorina! - gridò Michele, deponendo la spada e facendosi tutto sollecito accanto a lei. - Da quanto ho potuto capire, egli è solamente padrino. E poi, fosse anco lui, il signor Lorenzo sa pure tenerla in mano, una lama. Quello è un uomo che, non fo per dire, darebbe dei punti a suo padre. -

La fanciulla non istette ad aspettar la fine del discorso di Michele. Ridiscese la scala, corse alla camera di Lorenzo, e, trovato l’uscio socchiuso, entrò deliberatamente da lui.

Lorenzo stava scrivendo; ma al fruscio della veste, alzò il capo e si volse a guardare.

- Orbene, Maria? - disse egli, come per chiederle che cosa volesse.

La fanciulla era bianca in viso come un cencio lavato, e appoggiava la mano alla spalliera del letticciuolo di Lorenzo, quasi fosse per cader tramortita.