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- Diamine! e perchè non dirmelo subito? Ed io che stavo a ciaramellare, a ridere.... Scusatemi, Lorenzo!...

- Vi pare? - interruppe Salvani, stringendo affettuosamente la mano che gli stendeva l’amico. - Voi siete un’anima nobile, Pietrasanta. Rendetemi un servizio e dimostratemi, contro la vostra opinione di quest’oggi, che l’amicizia non è un nome vano. Aloise ha da avere, oggi medesimo, una mia lettera, e da venire, da correre a Genova, appena l’avrà letta. -

Enrico stette un tratto sovra pensieri, come se misurasse in cuor suo tutte le probabilità del negozio; quindi rispose con breviloquenza cesarea:

- L’avrà, la leggerà, verrà. Teodoro!... Ehi, dico, Teodoro!...

- Eccellenza! - esclamò il servitore, ritornando come un automa in sull’uscio.

- Fa attaccare il mio brougham.... no, anzi il mio landau, per le undici in punto.

- Eccellenza, le undici son già suonate.

- Non importa; fa attaccare prima che ribattano.

- Corro subito.

- Avete già scritta la lettera? - chiese Enrico a Lorenzo.

- No, ma se permettete....

- Teodoro!

- Eccellenza!

- Condurrai il signor Salvani nel mio studio. Là troverete ogni cosa, - soggiunse il Pietrasanta, volgendosi a Lorenzo; - io intanto salto giù e mi vesto in.... fretta. E bada tu, Teodoro, quando il signor Salvani avesse a venire altre volte, fallo entrare, e subito, a qualunque ora, come l’altro mio amico Aloise.

- Non ne dubiti. Eccellenza; ora che lo so.... - Lorenzo sorrise mestamente, come volesse dire: sarà inutile, oramai! E seguì Teodoro che lo condusse nello studio, elegantissimo stanzino dove il Pietrasanta non istava di certo lunghe ore assorto, sebbene ci avesse una piccola libreria e due trionfi di pipe turche colle canne di gelsomino.

Rimasto solo là dentro, Lorenzo andò alla scrivania. Sullo scannello stavano preparati a ricevere il battesimo dell’inchiostro due o tre quinterni di finissima carta a filone, che portava la lettera E, sormontata da una corona marchionale, stampata d’inchiostro azzurro, sul margine dei fogli. Il primo di questi, su cui caddero gli occhi di Lorenzo, oltre quel segno stampato, recava un cominciamento di epistola, e la