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malvagio pensiero. - Non è, pensai, non è per cagion mia ch’egli muore; la natura, il cielo, lo avranno voluto; or bene.... se io rimanessi sola.... padrona di me.... - E in questo pensiero mi fermai un istante; vagheggiai una vita nuova. Uno spirito perverso mi sussurrava arcane parole all’orecchio, mi additava in lontananza una distesa di sereno orizzonte.... Un lamento dell’infermo richiamò la figlia d’Eva al suo debito di moglie, e sgombrò dalla sua mente le larve di un sogno colpevole; Lilla tornò in sè medesima. Ma di quel sogno, di quell’istante d’aberrazione involontaria, inconsapevole. Iddio l’ha punita, acerbamente punita, facendole giungere nella lettera di Paris Montalto una testimonianza di oltraggiosi sospetti.

«Vi perdono, poichè è debito mio di donna e di cristiana, vi perdono; ma per l’oltraggio medesimo e per tutto ciò che l’alterezza dell’animo mio ha dovuto patire, o mutate costume, o ritenetevi dallo scrivere più oltre ad una donna la quale ha fallito una volta e solamente per voi, come solamente per voi deve arrossire di sè stessa, ma che ora non ha più nulla a rimproverarsi, se non forse la colpa di aver segreti per l’uomo a cui è legata da un sacro giuramento; e ciò per voi, solamente per voi.»



XXXVII.

Come Lorenzo andasse in traccia di Niso e dovesse far capo ad Eurialo

Leggendo la sua parte di quel dramma intimo, che i lettori conoscono oramai per intero, Lorenzo Salvani rimase fortemente turbato. Nell’animo suo, lo sapete, era un certo che di femmineo; però egli, senza trascorrere a pronti ed acerbi giudizi, intendeva tutti i dolorosi rivolgimenti, per cui, come in altrettante filiere, aveva dovuto trascorrere, assottigliarsi, l’affetto di Lilla, giovinetta innamorata senza ardimento, donna amante senza saldezza di propositi; non abbastanza generosa per darsi tutta quanta; d’indole buona, ma di consuetudini guasta; una di quelle donne, in fine, le quali son nate per sacrificare la vita a chi le inganna, o per uccidere chi le ama davvero; povere figlie d’Eva, sì veramente, alle quali la logica diritta del cuore è offuscata da