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da capo dei nostri panni, e ce ne andiamo pe’ fatti nostri. Il colpo non è male architettato. Che ne dici tu, Architetto?
- Io dico, - rispose l’Architetto, - che a questa fabbrica mancano le chiavi.
- O come?
- Mancano, ti dico, e te lo provo. Noi, stando a quel che ci hai posto in chiaro, lavoriamo per la gloria.
- Ah, capisco! - disse il Guercio ridendo. - Io avevo dimenticato l’essenziale. Accanto alla gloria c’è una lasagna bianca, di quelle che si fabbricano in via San Lorenzo.
- Mille lire?
- Sì, certo, mille lire; e notate, - soggiunse il Guercio, volgendosi alla brigata, - che le guadagniamo senza risico, a mo’ di passatempo, in mezz’ora di mascherata.
- Sta bene, sta bene; - ripigliò l’Architetto. - Ma quando la si vede, questa lasagna bianca?
- Nell’atto di consegnare la cassettina; non sei contento?
- Ah, meno male, questo si chiama ragionare. E adesso facciamo un pochino di divisione. Tu, come capo....
- Mi contenterò di cinquecento lire; - disse il Guercio. L’esorbitanza delle sue pretensioni gli fece buon servizio1, perchè gli altri diedero tutti nella pania.
- Ah, Guercio! - gridarono in coro. - Tu non sei ragionevole!
- Orbene, quattrocento, e crepi l’avarizia! Io sono un buon diavolo, e voglio farvi vedere che non tengo al danaro.
- No, no! - ripigliarono parecchi. - È troppo.
- Sta bene, - soggiunse il Bellavista, - che tu sia il manipolatore del negozio; ma quattrocento lire....
- No, no; - incalzarono gli altri, - tu vuoi troppo per la tua porzione. Perchè non dire recisamente: voglio tenermi la somma intiera?
- Ma io.... - si provò a dire candidamente il Guercio. Non sono il capo, io?
- Zitto, là! - gridò l’Architetto, dando sulla voce a lui e agli altri che volevano rimbeccarlo. - Lasciate che io pure metta fuori la mia. Se parlate tutti in una volta non riusciremo mai ad intenderci.
- Sì, parla tu! parli l’Architetto!
- Benone! - ripigliò questi, contento del trionfo ottenuto. Ditemi ora, non par giusto a voi che il Guercio, come capo e come manipolatore del negozio, abbia qualcosa di più?
- Certamente! - entrò a dire il Bellavista. - E mi pare che centocinquanta lire....
- ↑ Nell’originale "servivizio".