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e allora lo udranno anche qui, se avrà meritato di stare nel repertorio.

- Oh ci starà, non dubitate! - disse Maria, rispondendo anzichè alle parole di Lorenzo, all’aria sfiduciata con cui le aveva proferite. - Avete un bel dire, voi, che al mondo non c’è più gentilezza di affetto. Io già non v’ho mai creduto, e dopo aver letto il vostro dramma vi credo anche meno. Però io sono sicura che piacerà, e farà piangere.

- Come v’ingannate. Maria! - esclamò Lorenzo, sorridendo amaramente.

- E perchè?

- Perchè, mi dite? Si vede, mia buona Maria, che non andate a teatro. In teatro non si piange.

- Suvvia!...

- Ve lo assicuro. Da prima lo credevo anch’io, che si piangesse, o, per dir meglio, che si potesse, che non fosse vietato dalle consuetudini. Ma ho dovuto persuadermi dell’opposto con questi occhi e con questi orecchi medesimi. Voglio raccontarvela. Ero l’altra sera al teatro Doria, a udire l’Amleto.

- Ed è là, a quella recitazione, che non avete veduto piangere?...

- Lasciatemi proseguire. Io non vi parlerò dei signori uomini, i quali sono troppo sovente distratti, e che voltavano i cannocchiali ora sulle bellezze non abbastanza custodite di Ofelia, ora sulle dame dei palchetti. Vi parlerò in cambio di queste ultime; vi parlerò delle donne, le quali hanno fama di esser tenere per eccellenza.

- Ah sì, - disse Maria, facendo niffolo, con grazia fanciullesca, - qualche cattiveria sulle donne!...

- No, la verità, la pura verità! Io ero in un palchetto, e stavo attento alla scena di Ofelia impazzita, che porta i fiori nelle falde della veste. La signora che mi era dappresso, guardava invece tutto intorno, e notava le svariate acconciature delle altre signore. - «Guardate, Salvani, mi disse ella, guardate quella signora là dirimpetto, che nastro giallo ardisce di portare intorno al collo!» Vraiment! - esclamò il conte Alerami, un tale che mastica un po’ di tutte le lingue, - mais c’est du dernier mauvais goût! - Io allora guardai quella donna dal nastro giallo. Era una signora vestita con molta semplicità; e doveva esser bella, ma non sapeva far risaltare la sua bellezza. Figuratevi! Indossava una veste di seta nera, e i suoi capegli, che aveva copiosi, le scendevano modestamente in due liscie