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- E che cosa ne dice il suo medico? Egli sarà certamente uomo di sua confidenza. -

Il vecchio Vitali a queste parole mandò un lungo sospiro, che gli fu interrotto da un assalto violento di tosse; laonde il padre Bonaventura si alzò per andargli a mettere con piglio affettuoso una mano sulla fronte.

Dodici giorni erano passati dal dialogo avvenuto tra il gesuita e il maggiordomo del Vitali; dodici giorni assai bene spesi, poichè, mentre il padre Bonaventura e il Collini, simulando lo sdegno, non s’erano più lasciati vedere in casa del vecchio banchiere, la sua salute, in cambio di seguire quel miglioramento che s’era avverato da principio, andava peggiorando rapidamente.

Il Mattei ed Aloise di Montalto non sapevano indovinare le cagioni di quel mutamento. Pensarono un tratto che il diavolo, per opera de’ suoi bravi sergenti, il padre Bonaventura e il Collini, ci avesse messo la coda; ma in che modo? Questo era il difficile. Ambedue s’erano licenziati dalla casa del Vitali, facendo dire al vecchio che gli aveva offesi, col mostrare di non aver più fede in essi, e il maggiordomo Battista si lagnava forte di essere stato maltrattato da ambedue, come la prima cagione di tutto quel guaio. Ora, come poteva il Mattei, come poteva Aloise indovinare che il Battista fosse di balla con quei due, egli che appunto aveva largamente aiutato i nostri giovani nella loro opera di misericordia?

Però il Mattei andava da parecchi giorni almanaccando di guasti organici e d’altri malanni inerenti alla natura del vecchio banchiere; vigilava egli stesso i rimedii, e raccomandava al Battista di attenersi fedelmente a’ suoi comandi, così nel ministrar le pozioni, come nella misura del cibo; e aspettava intanto che tutti quei nuovi sintomi gli dessero il bandolo della matassa.

L’infermo frattanto, condotto alla peggio dai celati maneggi del Collini, ai quali aiutava il maggiordomo, fedele esecutore di tutti i suoi iniqui comandi, inasprito contro il suo nuovo medico dalla ostinatezza e dall’accrescimento del male, insospettito per giunta di certe smorfie di malaugurio che Battista faceva, ogniqualvolta era solo con lui e gli occorreva di nominare il Mattei, cominciava a pentirsi d’aver sospettato del suo primo medico, e si lagnava di tutti.

Il momento era buono, e il padre Bonaventura ne approfittò, incalzando cosiffattamente per opera del suo fidato, che l’infermo mandasse a chiamar lui e il Collini, per iscusarsi con loro e scongiurarli della loro assistenza.