Pagina:Barrili - I rossi e i neri Vol.1, Milano, Treves, 1906.djvu/120

Scurreria e Campetto, donde risalì per un labirinto di vicoletti fino alle Strade Nuove, e proprio rasente ad un gran palazzo, nel cui portone entrò con la spigliata franchezza di un uomo, il quale avesse fatta quella strada centinaia di volte.

Salì per un largo giro di scale fino al piano nobile; dov’era un grand’uscio, a cui volse lo sguardo della volpe d’Esopo al famoso grappolo d’uva, ed entrò per un andito in una scala più stretta, la quale andava su per altri due piani. Giunto all’ultimo, suonò il campanello, e poco stante l’uscio si aperse appena quel tanto che consentiva il ritegno d’una catena tirata attraverso i due battenti, lasciando scorgere il viso di una donna attempata, alla quale il naso bitorzoluto e i peli del mento, la gonna di lana nera, la cuffia e il grembiule di tela bianca, davano aria d’una portinaia di monache.

Costei, appena riconobbe il Collini, spiccò la catena dal gancio, e dischiuse l’uscio per lasciar passare il noto visitatore.

- È in casa il signor Bonaventura? - chiese il Collini.

- Sissignore, è sul terrazzo, intorno ai suoi fiori. Aspetti, e corro a chiamarlo.

- No, no, signora Marianna, non s’incomodi; andrò io stesso. -

E così dicendo, il Collini s’inoltrò per due o tre camere fino ad un corridoio, che riusciva appunto sul terrazzo. La signora Marianna, che vedeva quasi sempre ogni giorno il Collini, lo lasciò andare, e dopo aver chiuso l’uscio e rimessa la catena, gli tenne dietro fino alla camera dov’essa accudiva alle sue faccende domestiche.

Il terrazzo del signor Bonaventura, era come tutti gli altri dei nostri palazzi genovesi, lastricato a quadri bianchi e neri, coi suoi orticini dai lati, molti vasi bellamente posti in giro, nei quali fruttificavano alcune piante di aranci e di limoni, una vasca di marmo col delfino che gettava il suo zampillo d’acqua, e un pergolato di rose gialle e di gelsomini.

Il signor Bonaventura, che noi chiameremo alla spiccia il padre Bonaventura, a cagione della sua antica ascrizione alla compagnia di Gesù, stava presso un orticino sarchiellando il terreno e nettandolo dalle erbe selvatiche, per seminarvi lattuga ed altre ortaglie di stagione.

Era vestito, come sempre, di nero, e in cambio del cappello, portava in capo una berretta di velluto. Cosa strana