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medico non vi abbia veduto, non prendete nessuna di queste medicine che vi si dànno.

- Sì, hai ragione; e con l’aiuto vostro risanerò presto. Mio ottimo Luigi! E dire che mi narravano tante brutte cose di te! che eri uno scapestrato, uno scialacquatore!... A proposito, come te la passi ora?

- Io! Studio e vivo modestamente di quel poco che ho.

- E non hai bisogno di nulla? - soggiunse il vecchio, misurando le parole. - Un giovine tuo pari, che ha da vivere con un certo sfarzo, ha sempre bisogno di denaro....

- Oh no, caro nonno. Vi ringrazio, ma non ho proprio bisogno di nulla. Non ho mai avuto l’uso di spendere più di quello che le mie entrate consentissero, e vi dirò anzi che in questo mese m’è ancora rimasto un po’ di danaro dell’anno scorso.

- Bravo! così va bene; bisogna essere economi. -

Con queste parole, e senza pure addarsene, Aloise aveva soggiogato l’animo sospettoso del vecchio Vitali. L’uomo che ricusava le profferte del nonno, certo non s’era affrettato ad andarlo assistere per la bramosia de’ milioni. E quel vecchio egoista, il quale in tutta la sua vita non aveva riverito, non aveva amato altro che l’oro, trovava al suo capezzale una di quelle consolazioni che Dio non dovrebbe mai concedere ad uomini siffatti, cioè quella di un angelo consolatore, di un animo profondamente pietoso, che opera il bene senza volerne mercede.

Però il Vitali si dimostrò più aperto, più confidente col nipote; gli promise che avrebbe seguiti i suoi consigli, e lo supplicò che non l’abbandonasse.

Lo sdegno di Aloise si era disciolto innanzi a quella sventura di un uomo ricco, il quale non aveva potuto farsi amare da alcuno e se ne moriva senza compianto, come senza difesa, in balìa di due tristi. Però egli giurò al nonno che sarebbe tornato, e lo lasciò alquanto più tranquillo, verso le due del mattino.

Il vecchio non istette molto a pigliar sonno, e dormì lungamente, per la prima volta, senza brutti sogni e senza paurose visioni.

Aloise non dimenticò la promessa fatta, e la notte appresso egli entrava col dottor Mattei nella camera dell’infermo.

Il vecchio Vitali era più spossato che mai, e solo a vederlo si argomentava che nella giornata egli non avesse ardito ricusare la consueta pozione, amministrata dal Collini.