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anche più lunga, tanto lunga che non ha più voluto ritornare. Il contadino l’ha cercato da per tutto in paese; finalmente l’ha ritrovato da me. Ma la povera bestia, che ride così volentieri, s’è messa a guaire, anche prima di ricevere il più piccolo colpo. Ne ho fatta una delle mie; ho proposto al contadino di comperargli il suo cane. A quello non parve neppur vero di buscarsi venti lire per un povero cane da pastori, non più di primo pelo, e sviato oramai, che non gli avrebbe più fatto niente di buono. Buci, a farla grossa, non val dieci lire, come cane; come amico vale un Perù. È felicissimo del trapasso. Non mi lascia un minuto; dorme accanto al mio letto sopra una sedia che fa ballar tutta la notte, dandosi poco riguardosamente alle pulci; ringhia a tutti, per via; mangia quando gli fa comodo, e mi obbedisce quando gli piace; a fartela breve, aveva un padrone, lo ha lasciato, e si è procacciato un servitore.
Ti ho date così, e non brevemente, tutte le mie notizie. In ricambio, dovresti farmi un piacere; mandarmi tre libri, che ti sarà facile