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diciamo tutto, ad un certo punto se lo lasciò sfuggire di bocca. “Ma sì, volevamo fare una improvvisata.„ Ahi, questo non è bene. Dunque la signorina Kitty ci ha l’uso delle partecipazioni? Infatti, può dire a me: “il nostro Buci„; a Terenzio Spazzòli: “il nostro caffè.„

La signorina Kitty conosce anche il segreto della cesta? Ma sì, figuriamoci se non ne ha la sua parte! Non ho ancora digerito il caffè, e già mi danno l’assenzio. Il taciturno condottiero ha lasciata la compagnia, sottraendosi al coro dei suoi lodatori. Ed anche lei si muove, andando tra i faggi, verso il deposito delle provvigioni. C’è del nuovo, per aria, e si sente. Quando ritorna, con la sua aria birichina e col suo risolino malizioso, va a discorrere sottovoce colla contessa Quarneri. Non afferro che questa frase, con cui ella finisce: “ci sta Lei?„

— Ma sì, — risponde la luminosa contessa, è un’idea stupenda. A mille — metri sopra il livello del mare! Non potranno vantarsene molti.

— Che c’è? — domandano le signore, poi-