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— Con qualche restrizione. I suoi posteri, per esempio, che non lo avrebbero creduto....
— È vero; ma quando Lei mi ha soggiunto che non lo avrebbero saputo....
— A proposito, signor Morelli.... I posteri, voglio sperare, sapranno il suo nome di battesimo, mentre io, sua contemporanea, non ho ancora questa fortuna.
— Fortuna! Vogliamo dire? Mi chiamo Rinaldo.
— Rinaldo! — ripetè ella. — Un nome di paladino.
— Che non sarà mai esistito, se Dio vuole. E Lei? Sentiamo il suo, ora.
— Un brutto nome; sicuro, ne giudichi; Caterina.
— Bellissimo, anzi. E se ne possono cavare anche parecchi vezzeggiativi.
— Cominciando da Càtera, non è vero?
— No, lasciamo Càtera a Mercato Vecchio, C’è Rina, non Le garba?
— Ah! — esclamò essa ridendo. — Lei vuole accostarmi a Rinaldo.
— Senza sforzo, se mai; ed è il vezzeggia-