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Oh sì, molto difficile, vorrei rispondere; ma parli al singolare, e per lui. Quanto a me, l’avrei indovinata benissimo. E frattanto, Galatea non si vede.

— La signorina Kitty studia sempre? — domando.

— Oh no, siamo in campagna, e la mia figliuola in campagna fa sempre il meno che può; sempre in giro, come una libellula, a far provvista d’aria e di sole.

— Buona usanza! — esclamo. — Inglese od americana che sia, è una buona usanza davvero. Le nostre italiane....

— Eccole qui; — disse ridendo la signora Wilson, che è nata per l’appunto italiana, e di Firenze; — le italiane al telaio, nell’angolo più riposto del salottino. —

Si fanno ancora quattro minuti di chiacchiere, e finisco di persuadermi che la signorina non è in casa. Si può egli credere che ci sia, e non voglia farsi vedere da me? In questo caso avrebbe dovuto dir troppe cose a sua madre. Del resto, se ci fosse, sarebbe comparsa prima all’amico Filippo; e Filippo