Pagina:Barrili - Galatea, Milano, Treves, 1896.djvu/289


— 281 —

trire una speranza simile, è necessario che abbia avuto qualche occasione, qualche appiglio favorevole. Ma quale? in che modo l’ha trovato? Oh bella! come si trovano gli appigli, come si trovano le occasioni. Non avrebbe trovato niente, se fosse rimasto a casa sua; meglio ancora, non si sarebbe neanche avveduto della esistenza di una signorina Wilson sotto la cappa del cielo.

Sciocco io, sciocco io, a farlo capitare in Corsenna. Doveva essere un pericolo, quell’uomo, un pericolo da per tutto e per tutti, con quella sua grand’aria di cavaliere antico. Le donne amano i forti. Quello è un corazziere, all’aspetto, con occhi d’aquila e una bocca di fanciulla. E sono i temibili, questi; non si sfugge all’immagine della forza, quando è accoppiata alla bellezza, alla bontà, alla grazia. È in natura. Ah sciocco, sciocco, tre volte sciocco! Non potevo condurla da me, quella stupida impresa? Senza contare che la mia matta fantasia aveva lavorato sopra una falsa supposizione. Erano tre ragazzacci, e niente più; con una certa voglia di parere