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Berti madre colle figliuole. I ragazzi, sapientissimi, non volendo mangiar polvere, sono andati nella prima, occupando la panca dietro il vetturino, per godersi la strada. Con noi è la signora Wilson madre; con noi la segretaria comunale, che ha lasciato, honoris causa, il posto nell’altra vettura alla sua superiora diretta; con noi il commendator Matteini e Terenzio Spazzòli. Felicissimo uomo! e pare, a vederlo, che quel posto nel secondo carrozzone l’abbia scelto lui. Il divo Terenzio non si scompone mai, non si turba, non si sconcerta di nulla. Se casca, diciamo pure con lui che voleva scendere.
I due tranvai si muovono, e traversano fragorosamente mezzo il paese, oggetto d’invidia ai Corsennati, tutta gente mattiniera che deve accudire alle sue faccende quotidiane. “Come son felici, i signori!„ diranno essi in cuor loro, vedendoci passare. E voi niente, o Corsennati? A buon conto, voi non avete da discorrere di economia politica e di scienza di governo col commendator Matteini. Il degno conservatore a riposo l’ha oggi con me;