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flessioni di voce; aggrotta le ciglia, per mostrare a qualcheduno che ha capito e che non è contenta per nulla. Poi, con sembiante mutato rivolgendosi a me, vuol farmi sentire che la padrona di casa non rileva le piccole impertinenze, e che io posso far come lei.
— Voi inventate a buon fine, signor Rinaldo; — mi dice; — e il numero tredici vi dovrebbe esser grato di questo servizio che gli rendete. Ma io sono ancora molto dubbiosa. Aggiungete che debbo scrivere parecchie lettere; a mio marito, per esempio, che oggi avrà aspettato inutilmente i miei uncinetti. Se sto due giorni senza scrivergli, è capace d’inquietarsi, e di piantare San Pellegrino, per venire in Corsenna. Ne avrei piacere, per un lato; per l’altro mi rincrescerebbe, temendo che la sua cura ne soffrisse.
— Se non fosse per questo, — risposi, — sarei lietissimo di avere la parte mia nel fargli mancare una lettera; tanto ho desiderio di essergli presentato. È, a detta di tutti, un gran gentiluomo.
— Ma sì, fa questo effetto su quanti lo av-