Pagina:Barrili - Galatea, Milano, Treves, 1896.djvu/124


— 116 —

panche e il costo del petrolio, non restando forse una lira alla “fabbrica dell’appetito„. Preso dalla compassione, alla seconda tornata della burattinaia avevo fatto scivolare un biglietto da cinque lire nel suo piattellino, sperando che la cosa non fosse osservata da nessuno, in quella mezza oscurità della piazza. Ma la burattinaia, avvezza a vederci di notte come i gatti, e costretta a tener d’occhio quei pochi, per timore che i monelli, scambio di darne, lavorassero a ghermirne, si era bene avveduta della mia generosità, si era fermata a guardare il biglietto, poi me, che dovetti parerle un principe travestito. Tutto ciò aveva dato tempo alla signorina Wilson, che mi sedeva daccanto, di vedere a sua volta nel piattellino. Quanto a me, non avevo creduto di far niente di strano. Tra l’altre cose, avrei giurato che Terenzio Spazzòli dèsse almeno una ventina di lire. Le signore si divertivano tanto, a quello spettacolo inaspettato! Non bisognava forse pagarle, quelle buone scappate di risa argentine! Ma niente; due soldi, tre soldi; fors’anche più