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era occorso, e muti, ansiosi, stettero aspettando che il palombaro ritornasse a galla.

Furono due minuti d’aspettazione, due minuti che parvero ore. Finalmente si videro le bollicine apparire a fior d’acqua, e poco stante ricomparve il marinaio. Era pavonazzo in volto; non poteva parlare; aveva mestieri di ricogliere il fiato.

— Orbene? — chiese il Ralli, impaziente, appena gli parve che quell’altro accennasse a parlare.

— Son là.... — rispose il palombaro, con voce tremebonda; — son là, abbracciati, in una fossa. Che orrore! Il fiotto li investe e li fa muovere ad ogni momento; ma c’è troppa corrente, e li spinge sempre più sotto a un lastrone enorme. Ho tentato di tirarli fuori, ma invano, e il fiato incominciava a mancarmi. Povero Pietro! povera Maddalena! —

Così finirono i due amanti. E fu meglio