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profondo molte braccia sotto la rupe di Varigotti. Spesso, a prova di valentìa, aveva girato il promontorio a nuoto; più volte, davanti alla brulla scogliera, aveva gettato il tramaglio. Si poteva dunque tentare un tuffo nel mare. L’altezza non era tale da spaventare un marinaio anche meno disperato di lui. Quante volte non s’era egli gittato a capo fitto, o in piedi, con le gambe stecchite e le braccia raccolte ai fianchi, dalla crocetta di un albero, per tuffarsi nell’acqua e ritornare a galla, con un pugno d’alghe, o di sassolini colti sul fondo del mare! Ma allora, con Maddalena tra le braccia, poteva egli sperare che gli riescisse il colpo? Pietro ne dubitò. Ma infine, non c’era altro scampo; ed egli doveva tentare quella via disperata, prima che la infelicissima donna, tanto amata da lui, e perduta da lui, avesse sparso tutto il suo sangue.