giorno al sole, sulla spiaggia, per trarre le reti, e la notte in barca, come
gli uomini, a pescare le acciughe e a farsi incappellare dai marosi
spumeggianti. Le più giovani vanno ogni mattina, scalze e succinte,
con le ceste sgocciolanti acqua salsa, a Noli e a Savona, per vender le
triglie, i dentici, i pesci lupi, ed anche, pur troppo, i piccoli pesci
cani, che poi, accortamente decapitati e fatti a rocchi, si rivendono
con altro nome sui mercati delle città maggiori. Come hanno a fare, Dei
immortali, per conservare la leggiadria dei contorni e il candor della
pelle? Ma ce ne sono tuttavia di carine, che resistono alle vampe del
sole di luglio e al flagello dei venti marini. Una ne ho conosciuta
io, e non l’ho più dimenticata. Già, io non ho memoria che per queste
grate visioni. La bellezza è sorriso dei cieli, che sono qualche volta
clementi. Son certo che Orazio