sentito il desiderio di far fortuna;
perciò si era risoluto di andare in America. Ci si andava allora, e
ci si va anche oggi, meno alla ventura di quello che comunemente si
crede. La emigrazione ligure, dalla età di Cristoforo Colombo in poi,
ebbe sempre fini chiari e precisi. Va il primo, tenta la sorte, lavora
come un negro, mette insieme il primo centinaio di lire, e subito
chiama l’altro in aiuto. Ambedue si adattano a’ più umili mestieri, che
gli orgogliosi conquistatori spagnuoli dispregiavano, e che i figli
del paese, anche loro di sangue castigliano, disdegnano tuttavia,
quantunque ci s’abbia a vedere il fondamento della ricchezza e il
primo involucro, la custodia, il bozzolo della borghesia dominatrice.
Nell’America meridionale, v’hanno uffici e generi di lavoro tutti
commessi all’industria degli italiani. Ora, chi dice italiani,
laggiù, dice Liguri; piloti sui grandi fiumi, ma-