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fermo, nè per rigoglio di verde, nè per varietà di colline, o maestà di montagne; era anzi brulla, uniforme e piana, come sempre in vicinanza di torrenti alla foce, ove il terreno è più facilmente sassoso, ghiaioso e sterpigno che altrove. Pure, a me sembrava mirabile in quel punto; me la faceva più bella il lume del mattino, e più ancora la luce nuova che m’inondava lo spirito.

— Orbene? — diss’ella, volgendosi a me, dopo aver dato un’occhiata al paese.

— Orbene, io qui vorrei vivere la mia eternità, od il mio giorno. Le città popolose, i bagni affollati, non m’andrebbero punto, per allogarvi la mia contentezza. La solitudine è buona, quando si assapora in due. Del resto, signora mia, la felicità in terra, come la beatitudine in cielo, è un misto di contemplazione e di ebbrezza. Nelle glorie dei pittori si vedono per solito legioni di santi