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non so se Cefalo od Orione, cacciatori valenti e buoni levatori ambedue. Anch’io sono stato nelle sue grazie, non perchè mi alzassi per tempo, ma perchè andavo a letto assai tardi, e sempre dopo averla veduta. Ora non più, chè gli anni passano e mi lasciano tutti qualche savio consiglio. Per altro, anche divezzato da questi amori antelucani, io non posso abbattermi a vedere la bella vagabonda nel suo leggiero abbigliamento di mattina, senza che il cuore mi batta più forte nel petto. Son come il poeta: "conosco i segni della fiamma antica."
Così ciaramellavo per far ora e per isviare lo spirito della mia compagna di viaggio dal pensiero di Grottamare, che ormai era vicina, poichè il treno aveva oltrepassato la foce del Tronto. E il sole in quel momento annunziava la sua imminente apparizione con una diffusa luce rossastra che si stendeva come un lembo