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era per adagiarsi al suo posto nell’altro scompartimento del sedile, si affacciò allo sportello un uomo, che io a tutta prima credetti un guardiano del treno venuto per cosa dell’ufficio suo, puta caso, per sincerarsi se tutt’e due i viaggiatori dell’ammezzato avessero pagato la giunta sul prezzo della corsa. Difatti, cacciata la testa avanti e veduta la signora tuttavia ritta dinanzi al sedile, costui messe il piede sul montatoio in atto di salire. Ma qui, il poco lume della nostra lampada mi consentì di vedere in faccia il nuovo capitato e di ricredermi intorno alla mia supposizione.

Non era un guardiano; era un viaggiatore, giovane all’aspetto, signorilmente vestito, colla sua borsa di cuoio ad armacollo e una berretta scozzese piantata alla spavalda sulla fronte. La foggia del vestire e l’acconciatura della barba in due ventole folte