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friamo e facciamo soffrire. Temprate ai grandi sacrifizì, non sappiamo poi custodirci il più delle volte dai consigli della vanità, che ci è instillata da una educazione superficiale e lusingata continuamente dall’ossequio interessato, o beffardo, degli uomini. Perciò, come fanno i bambini viziati, mutiamo spesso, e senza ragione, di pensieri e di voglie; domandiamo eterna fede, eterna obbedienza, e diamo il ricambio in mille capricci, in mille pretensioni, in mille frivolezze. Non intendiamo parità di diritti e di doveri; o siamo torturate, o torturiamo. E gli uomini che hanno sofferto per cagion nostra diventano cattivi, assai più che non farebbero, avendo sofferto per cagione d’altri uomini. Dal male che un uomo vi fa, potete aver sempre rifugio e speranza nel cuor d’una donna; ma quando è una donna che ve lo ha fatto, il male, non avete più rifugio che in voi, nel