Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 22 — |
Ella accolse le mie parole con un lieve cenno del capo.
— Tanto meglio; — soggiunse a mezza voce, quasi parlando fra sè: — un uomo cortese! —
Quella frase, detta così a fior di labbra, mi scosse. Notai allora quel po’ di turbamento che traspariva dalla sua voce, e ricordai la furia con cui era salita là dentro.
— Grazie, signora; — ripigliai, approfittando della sua ultima parola, — capisco che non son molti, e che anzi la più parte...
— Pur troppo, non son fior di cavalieri! — diss’ella. — Ma scusi... io dimentico...
— Oh non si trattenga per me. Ella non dirà mai del mio sesso tutto il male che ne penso io. E... non m’abbia per indiscreto... ha forse avuto qualche molestia?
— Ah, ne arrossisco! — esclamò, recandosi... istintivamente le mani sul volto.