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Ella accolse le mie parole con un lieve cenno del capo.

— Tanto meglio; — soggiunse a mezza voce, quasi parlando fra sè: — un uomo cortese! —

Quella frase, detta così a fior di labbra, mi scosse. Notai allora quel po’ di turbamento che traspariva dalla sua voce, e ricordai la furia con cui era salita là dentro.

— Grazie, signora; — ripigliai, approfittando della sua ultima parola, — capisco che non son molti, e che anzi la più parte...

— Pur troppo, non son fior di cavalieri! — diss’ella. — Ma scusi... io dimentico...

— Oh non si trattenga per me. Ella non dirà mai del mio sesso tutto il male che ne penso io. E... non m’abbia per indiscreto... ha forse avuto qualche molestia?

— Ah, ne arrossisco! — esclamò, recandosi... istintivamente le mani sul volto.