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detto, facendomi rosso rosso, che alla stazione erano capitate le nostre valigie da Bologna e tremavo che ella me ne domandasse la ragione, perchè non avrei certamente ardito dirle bugia. Ma ella, o perchè indovinasse la mia confusione, o perchè non avesse posto mente alla cosa, non aveva fatto alcun segno di meraviglia, ed io mi promettevo di far portare le cose nostre alla Gioiosa, più tardi. Intanto, dicevo alla stazione che, dove occorresse, le avrei mandate a chiedere in giornata.

Quando finalmente fui di ritorno alla Gioiosa (forse un’ora dopo il meriggio) ella non era ancora discesa dalla sua camera. Per altro udì la mia voce, mentre parlavo colla Rosa e si fece sul pianerottolo per invitarmi a salire.

Il cuore, per la commozione, mi dava le battute doppie nel petto. Che pensieri erano