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terò i vostri cenni. Voi siete qui donna e madonna. —

Proseguimmo taciturni la via, fino al sommo dell’erta, su cui era il palazzo. Lassù rimanemmo un tratto in contemplazione, ricambiando poche frasi di minor conto; dopo di che, andati alquanto più oltre, ella si adagiò sopra un sedile di pietra, ed io accanto a lei, al rezzo d’una macchia d’allori. Il sole, librato già in alto sul mare, dardeggiava di sguancio i suoi raggi, che parevano contenti di sogguardarla attraverso i rami e di posarle sul lembo della veste. Una mite auretta spirava dal fogliame, carezzandole il volto. Luccicava davanti ai nostri occhi il mare lontano. Quella cara solitudine era tutta sorrisi.

— Bel luogo! — esclamai. — Vedete, divina mia, quella vela sul mare, come va dolcemente! Dove? Non lo sappiamo. Ma che importa saperlo? Il pensiero della meta si