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postato sull’orlo della sua buca, pochi passi lontano. «Sciocco! pareva dirmi col suo trillettino: tu dormi al’aperto. E non ci avevi posto lassù? Che fretta è stata la tua?» Ma il cuore mi grillava nel seno e mi veniva ripetendo: «non dar retta: hai fatto bene.» E qui aggiungeva la consolazione di qualche proverbio campestre, non fuori di luogo in quella solitudine, che prometteva largo raccolto a ben gittata semente.
Ricordavo frattanto il premio toccato alla mia cortesia; premio tanto più dolce, quanto meno sperato. Mi scorreva ancora sulle guance quell’alito soave, e un senso di voluttà mi scendeva dalle labbra per tutti i meati del sangue. Infine, io non mi proverò a descrivere tutte le mie sensazioni. Come potrei dire per filo e per segno i rapimenti di un’ebbrezza amorosa? Chi ha sospirato un bacio e l’ha ottenuto, si raffiguri tutte que-