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gran cacciatore nel cospetto di Dio, per deporre a’ vostri piedi il fucile, e per sempre. —
Queste erano inezie, frascherie, armeggiamenti senza costrutto. Ma io non so dar loro il colorito, donde acquistavano tanto rilievo per noi. Ella era di un umore giocondo e scherzevole, a cui davano risalto certe velature di malinconia, nuvolette viatrici che di tanto in tanto ascondevano il sole, quasi a farlo parere ne’ suoi ritorni più bello.
Perciò, inetto a disporre in bella vista, a lumeggiare acconciamente tutti quei graziosi nonnulla che hanno un pregio soltanto per chi c’è stato in mezzo e li ha avuti, a dir così, di prima mano, non racconterò altro di quella gita, nè del ritorno, nè del gaio desinare sotto la pergola, nè dell’umor chiacchierino della nostra ospite rusticana, che spesso co’ suoi complimenti ed augurii metteva la mia compagna a disagio; nè delle